Le Mappe Storiche
Questa ricerca si concentra sull'analisi di mappe e disegni storici relativi al Castello di Galeazza, contenuti nei Cabrei dei Pepoli conservati presso l’Archivio Storico della Biblioteca Comunale di Crevalcore.
Attraverso l'esame di queste fonti primarie, si intende approfondire la storia del castello, ricostruendone l'aspetto architettonico, la struttura interna, e le eventuali modifiche nel tempo. L'analisi si focalizza sulla descrizione dettagliata del complesso fortificato e sul suo contesto territoriale, offrendo una prospettiva specifica sul ruolo del castello di Galeazza all'interno del più ampio patrimonio della famiglia Pepoli. Lo studio si limita alle informazioni disponibili nei Cabrei dei Pepoli di Crevalcore, fornendo una prospettiva dettagliata su questo specifico sito.
I cabrei, termine non ufficiale ma ampiamente utilizzato in ambito archivistico, rappresentano una categoria di manoscritti di natura privata, redatti prevalentemente da famiglie nobiliari italiane tra il XVI e il XVIII secolo, con la finalità primaria di documentare e gestire il proprio patrimonio fondiario e immobiliare.
Si tratta di un corpus documentario eterogeneo e complesso, che non si limita a semplici registri catastali, ma include una vasta gamma di informazioni, con un approccio multiforme e poliedrico alla descrizione e amministrazione dei beni.
Contenuto e funzioni:
Il contenuto dei cabrei è tipicamente caratterizzato da:
- Registri catastali: elenchi dettagliati delle proprietà, con indicazione precisa di confini, estensioni, tipologia di coltivazioni, edifici presenti e valutazione economica. Questi registri costituiscono una fonte primaria per la ricostruzione della struttura fondiaria e dell'organizzazione del territorio.
- Piante e disegni: schizzi e rappresentazioni grafiche delle proprietà, spesso a mano libera, che forniscono una rappresentazione visiva degli edifici, dei terreni e della loro disposizione. Questi elementi visivi integrano le informazioni testuali, offrendo una prospettiva più completa del patrimonio.
- Documenti amministrativi: note relative a transazioni economiche (acquisti, vendite, affitti), contratti, tasse, spese di manutenzione e altri aspetti amministrativi connessi alla gestione delle proprietà. Questi documenti consentono di ricostruire le dinamiche economiche e amministrative legate alla gestione del patrimonio.
- Genealogie: in alcuni casi, i cabrei includono anche informazioni genealogiche, contribuendo alla ricostruzione della storia familiare e delle relazioni tra i diversi membri della famiglia.
Significato storico:
I cabrei, nella loro eterogeneità e complessità, rappresentano una fonte di primaria importanza per la ricostruzione della storia economica e sociale delle famiglie nobili e del loro rapporto col territorio. Essi forniscono informazioni preziose su:
- Struttura fondiaria: l'organizzazione e la composizione del patrimonio agrario e immobiliare, con dettagli sulle diverse tipologie di proprietà e sulla loro distribuzione geografica.
- Gestione del patrimonio: le pratiche amministrative ed economiche legate alla gestione delle proprietà, permettendo di studiare le strategie economiche adottate dalle famiglie nobili.
- Rapporto tra nobiltà e territorio: il ruolo svolto dalla nobiltà nella gestione del territorio e nell'organizzazione della vita economica e sociale delle comunità locali.
- Cultura materiale: attraverso i disegni e le descrizioni, i cabrei offrono informazioni sulla cultura materiale del tempo, fornendo dettagli sugli edifici, sulle tecniche costruttive, e sugli strumenti utilizzati nell'agricoltura.
Lo studio dei cabrei è fondamentale per una comprensione più approfondita della storia economica, sociale e culturale italiana tra il XVI e il XVIII secolo. Essi offrono una prospettiva privilegiata sulla vita delle famiglie nobili e sul loro ruolo nella società dell'epoca. La natura privata di questi documenti, spesso non destinati alla pubblica divulgazione, li rende fonti particolarmente ricche e dettagliate.
I Càbrei dei Pepoli: un'inesauribile fonte di informazioni storiche
I Cabrei dei Pepoli sono una collezione di manoscritti che offrono uno sguardo unico sulla storia della potente famiglia bolognese e sui suoi vasti possedimenti. Questi volumi, datati principalmente tra il XVI e il XVIII secolo, costituiscono una preziosa fonte di informazioni per gli studiosi e per chiunque sia interessato alla storia locale e alla gestione del territorio in epoca moderna.
Il frontespizio dei Cabrei dei Pepoli - un'opera d'arte e un documento storico
Questo frontespizio, datato 1642, è molto più di una semplice introduzione a un libro; è una vera e propria opera d'arte, un documento storico che ci riporta indietro nel tempo, permettendoci di immaginare la vita di una potente famiglia nobiliare. Ogni dettaglio, ogni simbolo, ogni parola racconta una parte della storia dei Pepoli, invitandoci a scoprire i segreti custoditi nelle pagine che seguono.
Volume I dei Cabrei dei Pepoli, 1642. Archivio Storico della Biblioteca Comunale di Crevalcore
Simboli di potere e status
Al centro domina lo stemma dei Pepoli, una scacchiera di quadrati bianchi e neri, simbolo araldico di grande importanza. È circondato da una cornice riccamente decorata. Osserva attentamente i dettagli:
- La corona, simbolo della nobiltà e del potere della famiglia.
- Il mostro, una creatura fantastica, il cui significato esatto richiede ulteriori approfondimenti araldici. Potrebbe rappresentare un’allegoria o un simbolo legato alla storia della famiglia.
- I gigli e gli uccelli, elementi decorativi comuni nell'arte del periodo, che contribuiscono all'eleganza e alla complessità della composizione.
- I motivi geometrici, la combinazione di linee e forme geometriche crea un effetto armonioso e raffinato.
Un messaggio in parole e immagini
Il frontespizio non si limita alle immagini. Il testo, scritto in una calligrafia elegante, ci informa sul contenuto del libro, un registro accurato delle proprietà della famiglia, con disegni e misure dettagliate. Il nome di Odoardo Pepoli è menzionato, indicando probabilmente il committente di questo prezioso manoscritto. Le parole ci confermano che queste pagine racchiudono una testimonianza fondamentale per comprendere la storia della famiglia e la sua organizzazione economica e sociale.
L’indice del I volume
L'indice elenca diversi disegni e piante presenti nel manoscritto, indicando per ognuno il nome, il numero e altre informazioni.
Indice del Volume I dei Cabrei dei Pepoli, 1642. Archivio Storico della Biblioteca Comunale di Crevalcore
Informazioni ricavate dall'indice
- Contenuto dettagliato: l'indice rivela che il cabreo non contiene solo informazioni generiche sulle proprietà, ma descrizioni e piante dettagliate di specifici edifici e terreni. I nomi indicati ("Impresa della Palata," "Chiesa di Galeazza," ecc.) suggeriscono un'ampia documentazione cartografica e descrittiva delle proprietà dei Pepoli.
- Organizzazione sistematica: l'indice è organizzato in modo sistematico, con numerazione progressiva e indicazione del tipo di documento (disegni, piante, misure). Questo indica un metodo preciso e accurato nella gestione delle informazioni.
- Tipologia dei documenti: l'indice menziona diversi tipi di documenti: disegni, piante, misure. Questo conferma la natura multiforme dei cabrei, che non si limitavano a semplici registri catastali, ma includevano anche rappresentazioni grafiche delle proprietà.
- Quantità di informazioni: il numero di voci nell'indice indica una notevole quantità di informazioni contenute nel cabreo, suggerendo un inventario completo e dettagliato dei possedimenti dei Pepoli.
- Presenza di somme: la presenza di somme finali ("Somma Agro," "Somma corpo", ecc.) indica che i dati riportati venivano utilizzati per calcolare misure totali, forse per scopi fiscali o amministrativi.
Il frontespizio del II volume dei Cabrei dei Pepoli
Il secondo volume dei Cabrei dei Pepoli, prezioso manoscritto conservato presso l'Archivio Storico della Biblioteca del Comune di Crevalcore, si apre con un frontespizio che, nella sua semplicità, rivela importanti informazioni sulla storia della famiglia e sul contenuto del volume stesso. Questo documento, datato 20 agosto 1672, ci offre un prezioso spaccato sulla vita e le attività della potente famiglia bolognese.
Volume II dei Cabrei dei Pepoli, 1672. Archivio Storico della Biblioteca Comunale di Crevalcore
Un'invocazione e una dichiarazione
La parte superiore del frontespizio reca la solenne frase "AL NOME DI DIO", scritta in rosso. Questa invocazione religiosa, comune nei manoscritti dell'epoca, sottolinea l'importanza e la serietà del documento che segue.
Il testo principale, scritto in un elegante corsivo nero, indica in modo chiaro il contenuto del volume: un registro dettagliato delle proprietà dei fratelli Marcantonio e Giovanni Paolo Pepoli, e di altri membri della famiglia, situate principalmente a Galeazza e Crevalcore, ma anche in altre località della Contea di Bologna. Il testo specifica che il volume contiene "piante e misure" delle proprietà, anticipando così il ricco contenuto di disegni e mappe che troveremo all'interno.
In basso, troviamo la precisa indicazione della committenza: il documento è stato creato su richiesta degli stessi Marcantonio e Giovanni Paolo Pepoli. La data di redazione (20 agosto 1672) e il nome dello scriba, Natale Minarelli, sono indicati con chiarezza, permettendoci di situare con precisione il documento nel suo contesto storico.
Lo stemma familiare
Al centro del frontespizio è posto lo stemma della famiglia Pepoli: la caratteristica scacchiera di quadrati bianchi e neri. Questo simbolo araldico, semplice nella sua esecuzione, rafforza l'autenticità del documento e ci ricorda l'importanza e il prestigio della famiglia.
Un documento di importanza
Il frontespizio del secondo volume dei Cabrei dei Pepoli, pur nella sua sobrietà, rappresenta un documento di notevole valore storico. Le informazioni in esso contenute ci forniscono preziose indicazioni sul patrimonio della famiglia, sulle sue attività amministrative e sulla sua importanza nel contesto territoriale di Crevalcore e della Contea di Bologna. Questo documento è una chiave fondamentale per interpretare e comprendere la storia di una delle famiglie più influenti della regione.
Bozzo di prospettiva senza architettura e pianta della torre palazzo e casamenti dell’impresa di Galeazza.
Volume II dei Cabrei dei Pepoli, 1672. Archivio Storico della Biblioteca Comunale di Crevalcore
L'immagine di una doppia pagina del secondo volume dei Càbrei dei Pepoli, datato 1672 e conservato nell'Archivio Storico della Biblioteca del Comune di Crevalcore, relativa ad una rappresentazione del Castello di Galeazza, sia in prospettiva che in pianta. Analizziamo gli elementi presenti:
Pagina sinistra
- disegno prospettico: un disegno a prospettiva, seppur semplificato, rappresenta il castello dove sono visibili una torre principale, edifici più bassi ad essa collegati, e un muro di cinta. L'uso di acquerelli suggerisce un tentativo di rappresentazione realistica, seppur sommaria, del paesaggio circostante. La presenza di una scala di misura in basso permette di stimare le dimensioni reali del complesso. La didascalia "BOZZO di Prospectivo senza Architettura" indica che si tratta di un abbozzo prospettico senza pretese di accuratezza architettonica, ma più focalizzato sulla resa generale dell'aspetto del castello.
Pagina destra
- pianta architettonica - una pianta architettonica, più schematica rispetto alla rappresentazione prospettica, mostra la disposizione interna del complesso. Sono visibili stanze etichettate con le loro funzioni ("Sala", "Cucina", "Corte", ecc.), indicando un tentativo di rappresentazione della disposizione interna. La presenza di una scala di misura, in basso, permette di ricavare le proporzioni reali delle stanze. L'accuratezza della pianta è limitata, in particolare per la parte inferiore del castello, che mostra una disposizione sommaria e non completamente definita.
funzione del disegno
- I disegni probabilmente servivano per la gestione e la documentazione del patrimonio della famiglia Pepoli, fornendo una rappresentazione del castello ai fini amministrativi e catastali. Non si tratta di un progetto architettonico dettagliato, ma piuttosto di un documento con finalità documentarie e di rappresentazione.
- stile - lo stile è tipico della rappresentazione cartografica e architettonica del XVII secolo, con una semplificazione delle forme e un'attenzione più al dato pratico che alla resa artistica fine a sé stessa.
Queste due pagine forniscono una testimonianza visiva del Castello di Galeazza nel 1672, offrendo informazioni preziose sulla sua struttura e sul suo aspetto. Si tratta di una fonte primaria di grande interesse per gli studiosi di storia locale e di architettura, che permette di ricostruire l'immagine del castello in un momento preciso della sua storia. L'analisi dei dettagli architettonici e la comparazione con altre fonti potrebbero arricchire ulteriormente la comprensione della storia del Castello di Galeazza.
“Pianta et misure delli giardini et corte (…) del palazzo della Galeazza 1692”.
Volume II dei Cabrei dei Pepoli. Archivio Storico della Biblioteca Comunale di Crevalcore
L'immagine mostra una doppia pagina dei Cabrei dei Pepoli, che presenta una mappa del complesso di Galeazza, comprensiva di castello e giardino. L'analisi evidenzia diversi aspetti:
Aspetti formali e stilistici
- cornice - la mappa è racchiusa da una cornice geometrica, decorata con motivi semplici che richiamano uno stile sobrio e funzionale, coerente con la tipologia di documento. L'utilizzo di un bordo geometrico e l'assenza di elaborate decorazioni sottolineano la finalità pratica del documento piuttosto che una ricercatezza estetica fine a sé stessa.
- materiali e tecniche - il supporto cartaceo mostra un certo grado di invecchiamento, con tracce di usura e colorazioni non uniformi. L'utilizzo di acquerelli per la colorazione del paesaggio suggerisce una tecnica artistica tipica della rappresentazione cartografica dell'epoca. La qualità degli acquerelli, con sfumature leggere e non eccessivamente dettagliate, è coerente con lo stile funzionale del documento.
- simboli e legenda - sono presenti elementi decorativi aggiuntivi, come una rosa stilizzata nell'angolo superiore sinistro e una rosa dei venti nell'angolo superiore destro. Questi simboli, oltre ad aggiungere una nota decorativa, hanno una funzione pratica, orientando la mappa e fornendo una nota estetica gradevole. La presenza di una scala di misura, in basso, permette di ricavare le proporzioni reali delle strutture raffigurate.
Analisi del contenuto
La mappa rappresenta con un certo livello di dettaglio il Castello di Galeazza e le sue pertinenze:
- castello - è raffigurato nella sua struttura complessiva, con muri di cinta e torri. Il livello di dettaglio architettonico è relativamente basso, focalizzandosi sulla forma generale e sulla disposizione delle strutture principali. La semplificazione dei dettagli architettonici si ritrova anche nella rappresentazione degli edifici limitrofi.
- giardino - una porzione significativa della mappa è dedicata a un giardino di forma geometrica regolare, diviso in aiuole. La presenza di piccole macchie di colore all'interno delle aiuole indica una varietà di piante o fiori. La rappresentazione del giardino è più dettagliata rispetto a quella del castello e degli edifici adiacenti.
- contesto - sono rappresentati anche edifici aggiuntivi e il muro di cinta, fornendo una visione d'insieme del complesso e del suo contesto immediato. La mappa mostra anche un piccolo edificio, etichettato come "Chiesa di Galeazza", confermando la vicinanza tra il castello e la chiesa parrocchiale.
Conclusione
Le mappe contenuta nei Cabrei dei Pepoli offre una testimonianza visiva del Castello di Galeazza e del suo contesto, probabilmente risalente al XVII secolo. Lo stile sobrio e funzionale, la presenza di una legenda e di una scala di misura, sottolineano la finalità pratica del documento, probabilmente destinato alla gestione amministrativa delle proprietà della famiglia Pepoli. L'analisi accurata dei dettagli presenti nella mappa contribuisce alla ricostruzione della storia del castello e del suo rapporto col territorio circostante.
Particolare “Pianta et misure delli giardini et corte (…) del palazzo della Galeazza 1692”.
Volume II dei Cabrei dei Pepoli. Archivio Storico della Biblioteca Comunale di Crevalcore
Disegno raffigurante il castello di Galeazza inserito nel contesto agricolo 1692.
Volume II dei Cabrei dei Pepoli. Archivio Storico della Biblioteca Comunale di Crevalcore
Questa mappa dei Cabrei dei Pepoli offre una visione dettagliata del paesaggio agrario nei dintorni di Crevalcore, probabilmente risalente al XVII secolo. Lo stile semplice ma preciso, la presenza di una rosa dei venti e di una scala, nonché la suddivisione regolare del territorio, suggeriscono la finalità catastale e amministrativa del documento. Probabilmente serviva alla famiglia Pepoli per la gestione dei propri possedimenti, fornendo informazioni precise sulle dimensioni, sulla disposizione e sulla tipologia delle coltivazioni presenti nel territorio.